Iannuarius - Mar Set 27, 2011 12:40 pm
Oggetto:
Gentile Dr. Domus,
perche' la cultura romana era anti-universale? Cosa significa e perche' lo era? Grazie. Saluti.
Dr Domus - Mar Set 27, 2011 11:54 pm
Oggetto:
E' un po' ambigua la tua ultima domanda Iannuarius, poichè pare non tenere in considerazione il mio riferimento al Medioevo Cattolico e ai suoi "noti" meccanismi universali (katholiké in greco significa appunto universale), ove tale universalità era intesa come mera espansione volontaria e forzata della Cristianità di sponda tiberina (ma non solo tiberina), sue norme, roghi, crociate, scomuniche, saghe e... in ultima istanza, salvezza.
Ne consegue che in paragone, la Romanità risulta assai più elastica e stratificata nelle sue concezioni, a dispetto del volere di taluni imperatori d'epoca imperiale.
L'universalità romana, Romanitas, è esistita ed esiste tutt'ora (anzi più che mai), ma si basa anzitutto sul principio di Cittadinananza, sul senso inalienabile di Personalità Giuridica (Giuridico da IVS, giusto, da cui IVS-PATER JUPPITER, Giove) della stessa cittadinanza, come se il titolo di cittadino fosse superiore addirittura alla persona fisica stessa. Conseguenze importanti dunque per i concetti di società, politica, economia, religione e cultura, diametralmente opposti a quelli del Regno dei Cieli, innegabilmente Regno in ogni aspetto, e ogni sua arbitraria e confuciana espressione.
Iannuarius - Mer Set 28, 2011 12:05 am
Oggetto:
non volevo essere ambiguo. volevo dei chiarimenti che tu gentilmente mi hai fornito. grazie di nuovo
Dr Domus - Mer Set 28, 2011 12:23 am
Oggetto:
Ci mancherebbe Iannuarius. Lungi da me la sola ipotesi che tu sia un Andabata, termine gladiatorio usato dagli apologisti cristiani per indicare quegli stessi Cristiani che, con inganno ed oratoria da stordimento, impedivano a qualunque altro Cristiano di avere una discussione soddisfacente, logica e costruttiva.
Benvenuto nel ns Forum