
ArsDimicandi Forum
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GLADIATORI, ESERCITO ROMANO, ATLETICA PESANTE
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Autore |
Messaggio |
Il Pitta Gallus
Età: 40 Registrato: 20/10/05 17:41 Messaggi: 319
Località: Verona Interessi: Storia, Archeologia, Polemologia, Celtismo Impiego: Studente Sito web: http://www.fianna-ap-p...
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Allora...nell'ordine:
A Cuneo è conservata la stede i un ausiliario britannico, morto durante i disordini e l'anarchia militare dei Quattro Imperatori: il soggetto ritratto è anch'esso armato di clava, scudo piatto ed è a torso nudo, quindi non credo si possa parlare strettamente di peculiarità regionale germanica.
Poi: non credo che cercare parallelismi con le armi da botta medievali sia sensato: le armi da botta vanno in auge esattamente in contraltare alla armature di piastre pesanti, ergo quando troviamo la necessità di spaccare e rompere...proprio per questo si sviluppano ancor prima in Medio Oriente (Persiani), come armi da contrapporre ai Clibanarii pesantemente corazzati.
Per quanto riguarda l'Europa Antica credo che la clava accompagnata ad uno scudo di grandi dimensioni trovi maggior senso di una lancia o di un coltellaccio semplicemente perché chi la utilizzava probabilmente combatteva scompaginato: una lancia manovrata ad una mano è poco maneggevole, e trova il suo senso nella carica frontale di uno schieramento falangitico inquadrato.
Magari gli auxilia armati di clava dovevano gestirsi in unità manovrabili e veloci, non inquadrate, quindi contraddistinte da una scherma ampia.
L'ideale sarebbe una spada lunga di tipo celtico, ma credo che i costi abbiano favorito l'uso di una più economica clava (che, per inciso, se vogliamo escludere i colpi di punta, che comunque in battaglia raramente venivano utilizzati da chi brandiva spade lunghe, si utilizza grossomodo come una lateniana).
P.S.
Tacito descrive la framea come una lancia corta dal ferro stretto e lungo.
Reputo possibile che alcune delle tribù germaniche più arretrate usassero armi d'osso (lo dice lo stesso Tacito) o interamente in legno indurito, ma zagaglie di questo genere credo non fossero la regola. _________________ Gioal apPalug il Pitta
della stirpe dei Katti
Brennos dei Fianna apPalug
- Gioal Canestrelli - |
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Adv
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Rufus Gladiator
Età: 59 Registrato: 27/03/06 14:15 Messaggi: 473
Località: bononia
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Orca, non credo che una clava sfondi uno scudo a triplo strato con rivestimento in cuoio ed umbone in ferro pesante.
Probabilmente la hai vista sfondare uno scudo in faesite come quelli comunemente usati dai reenactors. |
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Orca Miles
Età: 32 Registrato: 02/02/07 22:35 Messaggi: 60
Località: cagliari Interessi: storia Impiego: studente
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il mio era semplicemente un pensiero nato da una descrizione e logica di analisi della clava...e non sapendo assolutamente niente sui germani se non qualcosa che ho letto in diversi libri di roma ho semplicemente supposto!!!!!!!!per quanto riguarda il medievo e specialmente nell alto medioevo venivano ancora usate delle clave anche se in minor scala sia in battaglia o AD ESEMPIO NEI GIUDIZIO DI DIO.(PS ho fatto un riferimento a quel periodo perchè quella testimonianza poteva forse chiarire l efficacia dell arma).detto questo non voglio continuare sul mediovo dato che sarebbe fuoriluogo.grazie x i chiarimenti IL PITTA.
Prima di tutto felice di conoscierti Rufus,..lo scudo che ho visto sfondare in effetti aveva solo due strati di legno di betulla DA 3mm ognuno, cmq sia suppongo che anche se avesse avuto un altro strato di legno più cuoio e lino lo avrebbe sfondato lo stesso anchè perchè quel celta stava limitando la sua forza dato che era una scenetta. _________________ Quinto Valerio Orca Emanuele Fadda-Centurio COHORS II SARDORUM- MEMORIAE MILITES |
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Tvllia sagittarius
Età: 53 Registrato: 11/03/05 18:24 Messaggi: 2198
Località: Mvtina Interessi: tanti Impiego: impiegata
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Orca, gli scudi che usa ad esempio AD, sono fatti di tre strati di listelli di legno incollati intrecciati (verticale - orizzontale - verticale direi), ricoperti da lino e ricoperti ancora di cuoio cucito nei bordi. Come gli scudi dei romani.
Ti assicuro che hanno una resistenza incredibile ed assorbono i colpi in modo esemplare, senza rompersi perchè flessibili.
Dopo 4 anni di utilizzo sono distrutti, ma dopo 4 anni di colpi subiti ininterrotti (lance, gladi, frecce, calci!)
Una clava, per potente il colpo che sia, non riuscirebbe a distruggere o aprire in due gli scudi di AD.  _________________ Tvllia/Rita Lotti
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"Non troveremo mai la verità se ci accontentiamo di ciò che è già stato scoperto.
Quelli che hanno scritto prima di noi non sono dei padroni, ma delle guide.
La verità è aperta a tutti e non è stata ancora trovata per intero" |
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Orca Miles
Età: 32 Registrato: 02/02/07 22:35 Messaggi: 60
Località: cagliari Interessi: storia Impiego: studente
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Ci mancherebbe....ho detto che l ha sfondato non rotto in due!!!!!!!  _________________ Quinto Valerio Orca Emanuele Fadda-Centurio COHORS II SARDORUM- MEMORIAE MILITES |
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Flavius Stilicho Consul
Età: 31 Registrato: 15/06/06 20:44 Messaggi: 1606
Località: Avgvsta Pervsia Interessi: Storia Romana, Tardo Romana- Bizantina, Lettura Impiego: studente Sito web: http://franuf1aviosti1...
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A questo punto credo che l'omologhìa sia raggiungibile dicendo che una clava abbozzerebbe lo scudo di un legionario che lo tenesse fermo mentre il barbaro di turno si diletta nel prendere la mira e caricare la forza Altra cosa è se il legionario in questione è un milite che combatte per Roma e magari ha avuto pure una pessima giornata  _________________ Flavius Stilicho
Francesco Bindella
Alme Sol, curru nitido diem qui
promis et celas aliusque et idem
nasceris, possis nihil urbe Roma
visere maius.
Ultima modifica di Flavius Stilicho il Mer Feb 14, 2007 9:53 pm, modificato 1 volta in totale |
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Orca Miles
Età: 32 Registrato: 02/02/07 22:35 Messaggi: 60
Località: cagliari Interessi: storia Impiego: studente
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.......e va be se la mettiamo così allora non posso che augurare buona fortuna al romano in questione!!!!!  _________________ Quinto Valerio Orca Emanuele Fadda-Centurio COHORS II SARDORUM- MEMORIAE MILITES |
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Dr Domus Site Admin
gladiatores
Età: 55 Registrato: 10/03/05 22:31 Messaggi: 1637
Sito web: http://www.arsdimicand...
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Io credo che tutti gli intervenuti abbiano già dato la risposta, magari non precisamente concatenata, ma tuttavia efficacie.
Certo la colonna Traiana (che è rigorosa nella rappresentazione degli equipaggiamenti generici dei combattenti) difetta di proporzioni. E' invero un difetto dell'arte verista romana, capace di rappresentare steli funerarie come se fossero fumetti di Walt Disney, ma i cui dettagli di fabbricazione sono assolutamente veritieri.
La clava degli Auxilia germanici doveva risultare ben più possente di quella specie di sfollagente che vediamo nel reperto, e la ricchissima attestazione medievale di mazze non sembra una casualità.
Non si tratta di armi etniche, bensì di uno dei pochissimi mezzi atti a scardinare coloro che erano talmente corazzati da risultare impenetrabili alle normali lance e spade.
Sappiamo che i romani fecero fuori gli Edui (ricoperti di lamine metalliche) con forconi e picconi, poichè gladi e pila non sortivano effetto. Nella colonna Traiana abbiamo la compresenza di questi clavati ma anche quella di catafratti Daci ricoperti di squame di bronzo.
E' legittimo aspettarsi che non siano stati questi Germani ad abbattere i Catafratti (con clave e scudi insomma ), ma altri reparti romani che tuttavia non potevano soffermarsi a finire gli "impenetrabili". Ecco allora i rapidissimi incursori, veri e propri "terminatori".
Per quanto alle considerazioni del Forum del Pitta, escludere a priori un impiego bellico diretto di questi clavati. Essi sono per così dire "rifinitori" di una logistica di sterminio fondamentale nell'ottica della guerra totale. _________________ Dario Battaglia
Per correttezza, si prega di riportare la fonte degli argomenti qui discussi nel caso vengano girati e argomentati su altri forums
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Claudio Nerone Ospite
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Di questi auxilia “clavati” ne parla anche Speidel in “Ancient Germanic warriors : warrior styles from Trajan's column to Icelandic sagas”.
Lo studioso tedesco fa notare come alcuni di questi auxilia ritratti sulla Colonna Traiana siano equipaggiati, oltre che con la clava, anche con la spada o un coltellaccio.
Inoltre in una raffigurazione si nota come uno di questi auxilia, brandendo la sua clava, formi un muro di scudi insieme ad altri soldati armati di spada.
Dalle immagini desunte dalla Colonna Traiana dunque non è esclusa la possibilità di un loro impiego anche in formazione più serrata.
Purtroppo in rete non sono riuscito a trovare le immagini relative, che sono comunque visibili nell’opera di Speidel.
L’abbinamento clava/spada o clava/coltellaccio si nota comunque anche in epoche e contesti precedenti.
In “Arte militare e architettura nuragica” lo studio dei noti bronzetti nuragici evidenzia anche in contesto sardo questo binomio, con una particolarità; se nella Sardegna meridionale la clava era solitamente abbinata alla spada, al settentrione predominava il coltellaccio.
Valete |
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Dr Domus Site Admin
gladiatores
Età: 55 Registrato: 10/03/05 22:31 Messaggi: 1637
Sito web: http://www.arsdimicand...
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Interessante l'abbinamento tra clava e muro di scudi.
Vediamo di fare un'analisi tecnica. Notoriamente un muro di scudi è destinato a tre sole cose: difesa contro cavalleria pesante (la leggera non tenda di sfondare), difesa contro falangi-cunei di fanteria e... la più palese, difesa da artiglieria leggera.
In quest'ultimo caso tuttavia, una simile soluzione viene adottata dal fronte dell'esercito, particolarmente soggetto ai dardi. Non so se converrete, ma non credo che questi Germani potessero reggere una posizione sul fronte.
Vi è poi la possibilità di contrasto su un cuneo-falange. Certo che è difficile immaginare l'uso di una clava (e suo ampio caricamento per imprimere potenza) negli spazi ristretti di un cuneo. Preferibire il coltellaccio, ma le immagini citate da Claudio Nerone confermano l'impugnatura di clave.
Per deduzione rimane solo il muro anti cavalleria. Il muro di scudi è in grado di far rallentare e talvolta cadere le cavalcature; il dorso nudo dei Germani (come citato anche da Plutarco sui cavalieri Gallici a Carre) è il più adatto a balzare addosso a catafratti e trascinarli a terra. Coltellacci, spade corte e clave sono per eccellenza i 'finitori' di super-corazzati, ancora a cavallo ma immobilizzati, oppure portati a terra.
Ciò detto, per semplice deduzione logica mai tuttavia sperimentata. _________________ Dario Battaglia
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Durus Sardicus Valerio Centurio Princeps
Età: 37 Registrato: 22/02/07 13:51 Messaggi: 351
Località: Milano/Oristano
Impiego: studente/gigolò
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Grande claudio nerone ch emi cita i nuragici, in effeti io stesso mi ero chiesto cosa se ne facevano di quel bastone a forma di boomerang gigantesco??!! ma dopo queste spiegazioni capisco l'utilità.
Per quanto riguarda il resto io proporrei una prova tra scudo romanoe clava e vediamo che succede d'altronde bisogna sperimentare principio di ars dimicandi cosa ne pensate? si puo organizzare al prossimo raduno?
un legionario vestito di tutto punto che imbraccia lo scudo ed un barbaro che gli abbatte sopra una bella bastonata magari con uno scudo dei piu vecchi cosi se si rompe non fa nulla _________________ Spiacque assai a un certo Tito Manlio,
di nobilissima stirpe, di vedere così grande insulto rivolto alla propria nazione e che nessuno
di così numeroso esercito si presentasse.
Manlio, per tale ragione, si fece avanti, non
tollerando che la gloria romana fosse turpemente offuscata da un Gallo.
( davide vallieri) |
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Durus Sardicus Valerio Centurio Princeps
Età: 37 Registrato: 22/02/07 13:51 Messaggi: 351
Località: Milano/Oristano
Impiego: studente/gigolò
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Grande claudio nerone ch emi cita i nuragici, in effeti io stesso mi ero chiesto cosa se ne facevano di quel bastone a forma di boomerang gigantesco??!! ma dopo queste spiegazioni capisco l'utilità.
Per quanto riguarda il resto io proporrei una prova tra scudo romanoe clava e vediamo che succede d'altronde bisogna sperimentare principio di ars dimicandi cosa ne pensate? si puo organizzare al prossimo raduno?
un legionario vestito di tutto punto che imbraccia lo scudo ed un barbaro che gli abbatte sopra una bella bastonata magari con uno scudo dei piu vecchi cosi se si rompe non fa nulla _________________ Spiacque assai a un certo Tito Manlio,
di nobilissima stirpe, di vedere così grande insulto rivolto alla propria nazione e che nessuno
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Manlio, per tale ragione, si fece avanti, non
tollerando che la gloria romana fosse turpemente offuscata da un Gallo.
( davide vallieri) |
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Durus Sardicus Valerio Centurio Princeps
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Durus Sardicus Valerio Centurio Princeps
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Per quanto riguarda il resto io proporrei una prova tra scudo romanoe clava e vediamo che succede d'altronde bisogna sperimentare principio di ars dimicandi cosa ne pensate? si puo organizzare al prossimo raduno?
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