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GLADIATORI, ESERCITO ROMANO, ATLETICA PESANTE
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Plinius Princeps Senatus
Registrato: 11/03/05 05:08 Messaggi: 2186
Località: Panormus/Balarmuh
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Quali sono le varie figure di gladiatori presenti nella storia? E quali le loro specialità ludiche e i loro equipaggiamenti? _________________ Plinius/Ettore Argan
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Ma, se un tiranno usurpa il potere e prescrive al popolo quel che deve fare, è anche questa una legge? (Alcibiade)
Quanto più volgare è l'uomo politico, tanto più stridente è il linguaggio. (P.C. Tacito) |
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Dr Domus Site Admin
gladiatores
Età: 55 Registrato: 10/03/05 22:31 Messaggi: 1637
Sito web: http://www.arsdimicand...
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Ave di nuovo Plinie!
Dipende da quale punto di vsta guardiamo ai gladiatori.
Dal punto di vista religioso i primi furono i bustuari!
Non sappiamo quale armamento indossassero e come combattessero. Sappiamo solamente che erano liberi cittadini romani (epoca arcaica con grande influenza etrusca), che combattevani sino anche alla morte davanti al rogo funebre (bustus, appunto) di parenti o personaggi importanti. Probabilmente il loro armamento doveva essere molto simile a quello degli opliti greco-etruschi.
Sui gladiatori invece in qualità di armamenti e specializzazioni, anche qui dipende dal periodo storico. Gallo e sannita sono i primievi, per poi gradualmente vedere la comparsa del mirmillone, del thraex. Sino ad un certo periodo per mirmillone si intende il grande scutato che conbatte indistintamente contro il retiarius e contro il thraex. La grande diversità schermistica porta poi alla suddivisione della specialità, in secutor (o contraretiarius), hoplomachus e murmillo. Ci sono inoltre due tipologie di trace. Quello che a nostro avviso è il più antico (ispirato al falangita macedone) è il Thraex A, dotato di scudo metallico a forma di scodella (Plinius), pugnale e corta hasta. Il Thraex B dotato di sica supina e cresta grifonata. Non dimentichiamoci infine dei provocatores, dotati di piccolo scutum rettangolariforme: i ghigliottinatori!
Questo per quanto ai morituri.
Ci sono poi categorie gladiatorie (ossia schermistiche) che non sono fatte da morituri (ossia i gladiatori legittimi, destinati al sacrificio nel Munera), ma cittadini, liberti o militari alla caccia di fama e denaro (assai disprezzati dai romani): ecco gli equites, i velites o i sagittari.
Poi ci sono i lusiari, con armamenti assai singolari (lazo, lituus, etc) che tuttavia non prevedono combattimenti mortali. E ancora i pegnarii, sorta di globetrotter della gladiatura, grandi atleti che effettuano parodie divertentissime dei più famosi combattimenti tra morituri...
A presto |
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Plinius Princeps Senatus
Registrato: 11/03/05 05:08 Messaggi: 2186
Località: Panormus/Balarmuh
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Una sintetica carrellata sulle varie figure gladiatorie. E quanti sono! Oltre la metà di quelli che hai citato non li conoscevo.
Ora, visto che volentieri hai risposto, avanzerei la richiesta di analizzare in modo organico figure, ruoli, armamenti.
Se mi permetti dell'umorismo direi:
"Non essere avaro di notizie e....parla."  _________________ Plinius/Ettore Argan
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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Dando un piccolo contributo a questo argomento, farei una breve classificazione tra le varie figure gladiatorie.
Naturalmente poi presenterò parcella per questo lavoro; resta evidente che arsdimicandi potrebbe intervenire per rettificare le inesattezze o per integrare parti mancanti.
Questa classificazione li divideva sulla base del modo di duellare.
1) Traci;
2) Sanniti;
3) Retiarii;
4) Mirmilloni;
5) Oplomachi;
6) Essedarii;
7) Andabati;
Dimacheri;
9) Ventilatori;
10) Sestertiarii;
11) Terziarii;
12) Postulaticii;
13) Carevarii;
14) Meridiani;
15) Laqueatores;
16) Catafratti;
17) Rudiarii;
1 Cubicularii;
19) Caesariani;
20) Aulici;
21) Provocatores;
22) Pegmarii;
23) Paegnaria;
24) Nobiles;
25) Foeminae.
Molte di queste specialità sono nate nel corso degli anni dato che alcune di esse perdevano importanza per mancanza d'interesse. Si veniva così incontro al gusto del pubblico che naturalmente cambiava nei vari momenti e che comunque chiedeva sempre nuovi tipi di spettacoli gladiatori (munera). _________________ Seneca
Roberto Fanelli
Qui ad Atene noi facciamo così .... (Pericle) |
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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E l'emoticon nella numerazione?  _________________ Seneca
Roberto Fanelli
Qui ad Atene noi facciamo così .... (Pericle) |
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Tvllia sagittarius
Età: 53 Registrato: 11/03/05 18:24 Messaggi: 2198
Località: Mvtina Interessi: tanti Impiego: impiegata
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Caspita quanti sono!!!
Mai mi sarei immaginata l'esistenza di un tal numero di figure gladiatorie!
Già e l'emoticons della numerazione che significa?
Puoi gentilmente svelare questo misterio?
Valete _________________ Tvllia/Rita Lotti
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"Non troveremo mai la verità se ci accontentiamo di ciò che è già stato scoperto.
Quelli che hanno scritto prima di noi non sono dei padroni, ma delle guide.
La verità è aperta a tutti e non è stata ancora trovata per intero" |
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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Non so come si sia inserito l'emoticon sulla numerazione, ma ho notato che è connesso alla cifra 8. E' presente nell'8 e nel 18. Una imprecisione del sito forse.
Passerò presto a descriverli per categoria nell'equipaggiamento e nel tipo di combattimento. Mi serve un po' di tempo.  _________________ Seneca
Roberto Fanelli
Qui ad Atene noi facciamo così .... (Pericle) |
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Dr Domus Site Admin
gladiatores
Età: 55 Registrato: 10/03/05 22:31 Messaggi: 1637
Sito web: http://www.arsdimicand...
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Ave Seneca!
La parcella te la chiedo io per la bomba atomica che hai lanciato!!!
Spiacente per il Forum, ma sarò estremamente sintetico, dato che mi è impossibile sintetizzare una encicolpedia in un Topic.
Scherzi a parte, le categorie che riporti sono documentate (ne manca un po', come i Supposticii, i Pontarii, gli Scaevae, gli Aequimani, i Lusiarii, i Crupellarii, i Veliti, i Sagittari, gli Spathari, Gregatii, Pillearii, Pinnirapii, Tirones, Tunicati, Scissores, Equites, Contraretiarii, Bustuarii, Hordearii, etc. ma è irrilevante...).
Il punto è che queste categorie appartengono a loro volta a differenti categorie. Alcune sono categorie etniche, altre sono di armamento (tecniche), altre di ceto sociale, altre di programmazione ad spectacula, altre di proprietà di un impresario.
Insomma, secondo la classifica da te stilata potrebbe sebrare che esistano diverse decine di tipi di gladiatori, quando invece non è così.
Faccio un esempio: Carl Lewis è definibile come un "centometrista" (definizione tecnica della specialità), ma anche come un "velocista" (aggettivo-sostantivo della disciplina), un "americano" (appartenenza-nazionalità) e infine un "figlio del vento" (qualità estetico-comunicativa).
Ebbene fino a una certa epoca della gladiatura, Traci, Galli e Sanniti identificarono un'etnia. Parallelamente Traci, Galli e Sanniti rappresentavano un armamento.
Ma non è detto che le due cose (etnia e armamento), corrispondano. Vale una testimonianza per tutte: l'epigrafe CIL VI 10187 afferma come un tale Thelypus, di nazionalità trace, combatta come Sannita..." Dunque Telufo, è insieme trace e sannita. Una come etnia, e una come specialità gladiatoria. Poi magari combatteva nel programma pomediadiano dei giochi, non come matutinus), ma come meridiano. E infine era proprietà di Cesare, dunque un Cesariano.
Allora, rimettiamo un po' di ordine nella classifica dell'ottimo membro Seneca:
Traci: etnia o specialità
Sanniti: etnia o specialità (arcaica)
Retiarii: specialità
Mirmilloni: armamento... o specialità contro Thrax
Oplomachi: armamento... o specialità contro Thraex Aequimanus
Essedarii: specialità coi carri o etnia Britannica
Andabati (che non vedono, o vedono poco): aggettivo dei Secutores
Dimacheri: aggettivo di una doppia arma (Trace Aequimano)
Ventilatori: aggettivo per un gesto (retiarii, con la rete)
Sestertiarii: aggettivo di salario
Terziarii: aggettivo come Supposticio (che combatte con il vincitore dell'ultimo duello)
Postulaticii: incontri gladiatori di gruppo, a tema (deserto, fiumi, etc)
Catervarii: incontri tra squadre di gladiatori (per esempio: più reziari contri più secutores)
Meridiani: collocazione cronologica degli Spectacula anfiteatrali
Laqueatores: specifica categoria di lusiari (combattimenti non mortali) con armamenti incruenti (nella fattispecie, corda e lituus)
Catafratti: specifica categoria di lusiari (combattimenti non mortali) con armamenti incruenti (nella fattispecie, comilitari o cittadini con armamenti militari)
Rudiarii: da Rudis, arma di legno. Combattimenti sportivi in qualità di riscaldamento dei veri combattimenti o dimostrazioni di tirocinanti.
Cubicularii: aggettivo per i gladiatori famosi per le "prestazioni nel letto" con le matrone romane
Caesariani: aggetivo per i gladiatori di proprietà dell'imprasa gladiatoria di proprietà di Giulio Cesare
Aulici: non conosco riferimenti a questo termine (sigh!)
Provocatores: sostantivo di una tecnica/armamento (ivi comprese donne provocatrici)
Pegmarii: non conosco riferimenti a questo termine (sigh!)
Paegnaria: atleti parodisti di teatro, dei combatimenti gladiatori
Nobiles: nobili intrapresi in duello "non gladiatorio" (vedi velites, equites, sagittari, etc)
Foeminae: aggettivo per caratterizzazione di sesso
Insomma, i molteplici nomi si riferisconono comunque a pochissime categorie gladiatorie. Queste categorie si dividono in "morituri e lusiari", a loro volta distinguibili per "proprietà, etnia, armamento, collocazione giornaliera dello spettacolo, etc"
Vale |
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Plinius Princeps Senatus
Registrato: 11/03/05 05:08 Messaggi: 2186
Località: Panormus/Balarmuh
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Sono incredibilmente numerosissimi anche se da quanto ho capito hanno una denominazione multipla per i motivi che ci hai spiegato.
Come sempre è un problema di relazione tra la comunicazione e la capacità individuale di comprensione dato che molti anche oggi non vedono che molti termini nascono dalle possibili classificazioni in categorie. _________________ Plinius/Ettore Argan
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Ma, se un tiranno usurpa il potere e prescrive al popolo quel che deve fare, è anche questa una legge? (Alcibiade)
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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Vedendo questo tuo intervento, arsdimicandi, spero che non penserai che mi sia voluto sostituire a te dato che il mio intento era di contribuire.
A tal proposito è bene ammettere apertamente e in libertà mentale, come il mio antico omonimo illustre , che non conoscevo queste pieghe e ti ringrazio per averle illustrate.
Ancora più importante è l'aver spiegato come una stessa figura gladiatoria assumesse più nomi a secondo della categoria in cui veniva collocato per paramentri vari che venivano presi in considerazione nella catalogazione.
Già immagino, come evidenziato da Plinius, la confusione tra i cittadini di allora quando parlavano dei gladiatori e non ne conoscevano i vari riferimenti conoscitivi.
Abbastanza esaustivo. Tanto!...da desiderare di cancellare la richiesta di parcella. Io un neofita rispetto ad arsdimicandi.  _________________ Seneca
Roberto Fanelli
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Hector Centurio Princeps
Registrato: 13/03/05 11:22 Messaggi: 394
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Seneca,
stai ancora preparando sulle varie figure dei gladiatori? _________________ Hector
Marco Lucifredi
O Zeus padre degli Dei, tu che hai abbandonato la mia Ilio, non dimenticarti di me.
Non mancano gli imputati e chi li accusa; lo Stato non manchi di un tribunale (Cicerone) |
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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I TRACI
Farò una breve descrizioe suscettibile di integrazioni e se opportuno di rettifiche a curadi asrdimicandi migliore conoscitore di me.
Il nome venne dato loro dalla terra di provenienza dove era molto in uso lo scudo piccolo (parma). Altro armamento era costituito da un pugnale corto machaìra , elmo leggero, liscio ornato da penne senza paranuca e senza paragonati. Calzava caligae particolarmente leggere e si proteggeva lo stinco sinistro con uno schiniere (ocrea ).
Indossava una tunichetta corta che copriva il sospensorio (subligaculum) . Tattica del Trace era quella di evitare gli attacchi dell'avversario schivandoli con agili movimenti di corpo e di braccia in modo da annullare le puntate avverse grazie anche alla mobilità delle sue gambe. La loro esibizione avveniva asieme ad altro Trace uguale per armi e forze, o assieme ad un gladiatore Sannita o infine ad un gladiatore di classe pesante.
Questa figura gladiatoria era molto apprezzata riscuotendo simpatia e familiarità tra larghe fasce del pubblico che con trasporto, acclamandoli li soprannominava Thareces (probabilmente con deformazione fonetica popolana) oppure parmularii o ancora parmae . _________________ Seneca
Roberto Fanelli
Qui ad Atene noi facciamo così .... (Pericle) |
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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I SANNITI
Erano gladiatori originari del Sannio che si esibivano con un armamento pesante costituito da una piastra di metallo posta sul petto e legata alla schiena con stringhe di cuoio agganciate ai bordi di essa con le altre estremità annodantesi tra le scapole, da una spada (gladius con punta aguzza e entrami i tagli affilati.
Altra dotazione compresa nell'armamento erano lo scudo lungo e pesante ( scutum), l'elmo munito di paranuca e paragonati, una o due schinieri ( ocree ), il balteo spongia ) ( indossato sopra il perizoma) abbondate con pieghe, frange e colorato. Ai piedi calzavano saldali simi alle caligae.
La loro preparazione atletica gli faceva conseguire un fisico robusto, massiccio per ottenere gambe salde e braccia agili da permettere di schivare i colpi avversari, di pararli cono lo scudo e di infliggere i loro colpi.
Sembra che queste due figure abbiano preceduto quella del retiario. _________________ Seneca
Roberto Fanelli
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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I RETIARII
Il nome deriva dall'arma principale e molto insolita con cui svolgevano il loro combattimente: la rete.
L'armamento era studiato in funzione dell'esaltazione dell'agilità, caratteristica che veniva alimentata con tutti gli accorgimenti possibili: la loro preparazione atletica volgeva principalmente a questo scopo e veniva raggiunto permettendo di contare molto sulla prontezza reattiva di tronco e gambe.
Era sempre la loro agilità che gli assicurava la vittoria opponendoli contro avversari dall'armamento pesante
I retiarii avevano pochissime protezioni per risultare liberi al massimo nei movimenti: non avevano corazze o piastre sul tronco, non avevano scudi, non avevano schinieri nelle gambe, nè elmi. Perfino le calzature erano costituite da un solo sandalo al piede destro di suola flessibilissima e simile nella foggia ad una caliga: il piede sinistro era scalzo per consentire un maggiore contatto, e quindi attrito, con la terra o sabbia dell'arena.
La loro unica protezione passiva era costituita da una manica di cuoio ( galerus ) lunga quanto tutto il braccio e terminante sull'omero con una sua ricuirvatura verso l'alto per proteggere il collo e la parte sinistra del viso e indossata sul braccio sinistro.
Il braccio sinistro era armato con un tridente e il destro con la rete; l'altra arma di cui disponevano era un pugnale sospeso nel balteo che ricopriva il sospensorio. _________________ Seneca
Roberto Fanelli
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Seneca Primipilus
Registrato: 19/03/05 16:29 Messaggi: 440
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I MIRMILLONI
Questi gladiatori avevano, raffigurato sulla corazza a piastra indossata a protezione del petto, l' immagine a rilievo di un pesce che finì per dare il nome alla loro categoria.
Anche la loro corazza era trattenuta da corregge che, da 4 punte dei bordi esterni di essa, cingevano il tronco del gladiatore e si raccoglievano in una fibbia posta dietro tra le spalle.
Altri strumenti che li equipaggiavano pesantemente, facendoli rientrare in questa categoria appunto "pesante", erano uno scudo resistente e di grandi dimensioni, superiore alla "parma" e una robusta spada. L'elmo che indossavano era molto solido, avvolgente perchè fornito di paranuca, paragonati e grilgia anteriore di protezione del viso traforata per permettergli di vedere. La sua calotta era tondeggiante e accuratamente progettata perchè le maglie della rete del Reretiario, contro cui abitualmente combattevano, non vi si impiggliassero impedendogli la libertà di movimento.
Completavano il suop equipaggiamento dei sandali con pianta larga e comoda onde assicurargli una stabilità che gli permetteva di concentrarsi sulla difesa dagli attacchi del Retiario. _________________ Seneca
Roberto Fanelli
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