
ArsDimicandi Forum
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GLADIATORI, ESERCITO ROMANO, ATLETICA PESANTE
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Autore |
Messaggio |
Maecenas Veteranus
Età: 63 Registrato: 29/12/06 22:08 Messaggi: 195
Località: Milano Interessi: storia, trekking, sport, fotografia Impiego: Logistica Sito web: http://www.enricopanta...
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La società romana degli esordi e dei primi secoli repubblicani aveva sostanzialmente una cucina semplice e frugale, anche quando s'arricchiva rimaneva sempre sobria, non ostentava mai oltre dei limiti discreti anche se al desco sedevano alleati o inviati illustri, era una cucina che si richiamava alle origini, per questo utilizzava prodotti legati alla propria terra, ma soprattutto la potremmo definire austera.
Poi, con l'inizio dell'espansione intorno al II secolo aC, le spese per il pasto delle cucine patrizie lievitavano periodicamente, gli arrivi dal bacino del Mediterraneo fornivano nuovi gusti, soprattutto quelli delle spezie, ricercatissime tra cui ovviamente il pepe che divenne "romano" rapidamente andando a completare quasi tutte le ricette dell'epoca.
Ovviamente la cucina al tempo imperiale era totalmente internazionale come diremmo oggi, specialità esotiche troneggiavano maestose in ogni cena che si rispettasse, Apicio fece armare una nave solamente per andare nei pressi dell'attuale Libia a pescare i famossimi gamberi giganti del luogo e cucinarli secondo dovizia. _________________ Gli Spartani non chiedono quanti siano i nemici,ma dove sono.....
Enrico Franco Pantalone |
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Silla Praefectus
Età: 37 Registrato: 12/03/05 19:25 Messaggi: 830
Località: Tergeste
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Giustamente hai sottolineato che cambiarono i gusti di alcuni patrizi raffinati.... In realtà il popolo continuò a mangiare quello che ha sempre mangiato.....  _________________ Silla/Luca Ventura
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"O straniero, riferisci agli Spartani che qui
noi giacciamo, obbedienti ai loro ordini" |
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Flavius Stilicho Consul
Età: 31 Registrato: 15/06/06 20:44 Messaggi: 1606
Località: Avgvsta Pervsia Interessi: Storia Romana, Tardo Romana- Bizantina, Lettura Impiego: studente Sito web: http://franuf1aviosti1...
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Citazione: |
Giustamente hai sottolineato che cambiarono i gusti di alcuni patrizi raffinati.... In realtà il popolo continuò a mangiare quello che ha sempre mangiato.....
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Fenomeno che invece sta cambiando ai nostri tempi, Perugia ad esempio è piena di locali che vendono Kebab
Riguardo alla ricchezza della cucina imperiale, è interessante anche il brano del Satyricon di Petronio in cui Trimalchione offre ai suoi ospiti il seguente banchetto:
Antipasto: "quanto al vassoio v'era piazzato sopra un asinello in lega metallica corinzia, con una bisaccia piena di olive bianche in una tasca e nere nell'altra. L'asinello portava in groppa due piatti, sui cui margini era inciso il nome di Trimalchione e il peso dell'argento (finezze di liberti ) V'erano anche saldati ponticelli che sostenevano ghiri conditi con miele e papavero"
Primo: "E c'erano dei salsicciotti sfrigolanti su una graticola d'argento, e sotto la graticola prugne di Siria e chicchi di melagrana"
Piatto forte: "mentre noi ci gustavamo ancora l'antipasto, fu portato un vassoio con sopra una cesta contenente una gallina di legno ad ali spalancate in cerchio, nella posizione consueta di quando covano le uova. Lo abbordano subito due schiavi e mentre scoppia una salva musicale si danno a frugare tra la paglia, ed estratti un uovo di pavone dopo l'altro ne fanno omaggio ai convitati."
Ma a questo punto c'é la delicatezza finale da parte di Trimalchione, egli infatti "volge il capo a questo colpo di scena, e spiega: «Amici, uova di pavone ho fatto mettere sotto la gallina. Ma, miseriaccia boia (mehercules), ho paura che ci sia già dentro il pulcino. In ogni modo, proviamo se sono ancora succhiabili» Ci vengono distribuiti dei cucchiaini di non meno di mezza libbra, e rompiamo quelle uova rivestite di pasta frolla. Io quasi buttai via la mia parte, che mi pareva esserci già formato dentro il pollastrello. Ma poi, come sentii un convitato che lì era un habitué: «Qui ci deve essere un non so che di buono», faccio un sondaggio con la mano e ci trovo un beccafico ben grasso dentro un tuorlo pepato"
(trad. di L. Canali) _________________ Flavius Stilicho
Francesco Bindella
Alme Sol, curru nitido diem qui
promis et celas aliusque et idem
nasceris, possis nihil urbe Roma
visere maius. |
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Plinius Princeps Senatus
Registrato: 11/03/05 05:08 Messaggi: 2186
Località: Panormus/Balarmuh
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Flavius Stilicho ha scritto: |
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è interessante anche il brano del Satyricon di Petronio in cui Trimalchione offre ai suoi ospiti il seguente banchetto:
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................. L'asinello portava in groppa due piatti, sui cui margini era inciso il nome di Trimalchione e il peso dell'argento (finezze di liberti ) .............................................
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(trad. di L. Canali) |
.... Ma era l'antenato di qualche nostro parlamentare?  _________________ Plinius/Ettore Argan
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Ma, se un tiranno usurpa il potere e prescrive al popolo quel che deve fare, è anche questa una legge? (Alcibiade)
Quanto più volgare è l'uomo politico, tanto più stridente è il linguaggio. (P.C. Tacito) |
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Silla Praefectus
Età: 37 Registrato: 12/03/05 19:25 Messaggi: 830
Località: Tergeste
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Plinius ha scritto: |
.... Ma era l'antenato di qualche nostro parlamentare?  |
Questo tuo commento, Plinius, mi fa venire in mente come per i romani i nostri parlamentari sarebbero stati oggetto di irrisione, sarcasmo e in ultimo orrore peggiore di quello con cui colpirono Caligola o Nerone....
E ciò mi rattrista  _________________ Silla/Luca Ventura
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"O straniero, riferisci agli Spartani che qui
noi giacciamo, obbedienti ai loro ordini" |
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Raphael Petreius Praefectus
Età: 29 Registrato: 06/09/08 16:34 Messaggi: 819
Località: Lilianum Interessi: L' Ars Dimicandi, armi, strategia militare antica, storia romana e antica ( ma anche moderna), Harry Potter Impiego: Universitario e Combattente amatoriale :D
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Secondo me sarebbero stati quasi tutti gettati dalla rupe Tarpeia come Marco Manlio Capitolino... Interessante la cucina: vorrei aggiugereche il piatto principale per romani normali erano i legumi, accompagnati al pane e qualce volta carne o pesce _________________ "Mors est dulcis et honesta si accipiatur pro patria, Roma"
" - Romani, sumus filii Lupae Capitolinae!!
- Mars Exurge!"
Raphael Petreius /Raffaele Pirozzi |
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