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GLADIATORI, ESERCITO ROMANO, ATLETICA PESANTE
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I quattro Imperi
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Maecenas Veteranus
Età: 63 Registrato: 29/12/06 22:08 Messaggi: 195
Località: Milano Interessi: storia, trekking, sport, fotografia Impiego: Logistica Sito web: http://www.enricopanta...
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Tra il primo secolo ed il terzo nell'Ecumene conosciuto quattro erano sostanzialmente gli Imperi principali che si dividevano il territorio euro-asiatico: quello romano, quello kusana, quello parto e quello cinese.
L'equilibrio politico-militare che s'era raggiunto fu d'estrema importanza sia per la parte economica che sociale, la cosa che fa maggiormente riflettere è come si fosse raggiunto uno status quo diplomatico e d'alleanze che fare guerra diventava difficile.
Di fatto i romani non guerreggiarono mai con i kusana nè con i cinesi (o quelli che venivano dalle lontane terre orientali), ma con i parti solamente, i kusana in ottemperanza alla loro alleanza diplomatica e commerciale con Roma, lottavano anch'essi solamente con i parti e raramente con i cinesi, e via dicendo.
Queste che io non definisco vere e proprie guerre distruttive erano soprattutto delle grandi rappresentazioni dimostrative di potenza, erano poco frequenti e si risolvevano in tempi ridotti: un perfetto status quo che permise ai commercianti di continuare il loro lavoro di diffusione di derrate e d'idee. _________________ Gli Spartani non chiedono quanti siano i nemici,ma dove sono.....
Enrico Franco Pantalone |
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Rufus Gladiator
Età: 59 Registrato: 27/03/06 14:15 Messaggi: 473
Località: bononia
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Quando le forze si equilibrano, la guerra non scoppia, Quindi le dimostrazioni di potenza fungevano da deterrente e da sistema di misura per una corretta valutazione dei rischi che avrebbe fatto correre un azzardo bellico.
I quattro imperi avevano molto più da guadagnare a stare in pace, almeno fino a quando gli equilibri rimanevano tali.
Quindi gli assaggi di guerra tra romani e parti soprattutto, potevano avere anche lo scopo di valutare un eventuale surplus di potenza che avrebbe potuto consentire una guerra definitiva, ma che mai si è verificato in misura sufficiente. |
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Maecenas Veteranus
Età: 63 Registrato: 29/12/06 22:08 Messaggi: 195
Località: Milano Interessi: storia, trekking, sport, fotografia Impiego: Logistica Sito web: http://www.enricopanta...
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Un esempio tipico dei limiti che gli imperi si davano se vogliano possiamo trarlo dalla vicenda della Corona Armena, oggetto dapprima di controversie e "dimostrazioni di potenza" tra romani e parti per poi approdare ud un più sano equilibrio politico già dopo la metà del I secolo AD con la decisione mutuata tra le due civiltà che il trono sarebbe andato per diritto alla dinastia degli Arsacidi (d'origine parta) previa investituta anche dell'Imperatore Romano. _________________ Gli Spartani non chiedono quanti siano i nemici,ma dove sono.....
Enrico Franco Pantalone |
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Rufus Gladiator
Età: 59 Registrato: 27/03/06 14:15 Messaggi: 473
Località: bononia
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Un perfetto esempio di status quo che rispetta l'orgoglio delle due parti e non compromette la pace. |
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Maecenas Veteranus
Età: 63 Registrato: 29/12/06 22:08 Messaggi: 195
Località: Milano Interessi: storia, trekking, sport, fotografia Impiego: Logistica Sito web: http://www.enricopanta...
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E lo stesso sistema che faceva muovere lo scacchiere della frontiera sull'Eufrate che agiva da sostanzialmente da "pendolo", a turno quasi fosse ci fosse un sottointeso comune si "conquistava" militarmente il territorio posto al di là del fiume per poi ritirarsi di fronte ad una nuova avanzata.
Entrambe le civiltà ( o tutte quattro se vogliamo essere più ampi) conoscevano i propri limiti, non solo militari, ma anche economici, diventava controproducente difendere ciò che non interessava.
Chi maggiormente guadagnò da questo "status quo" furono i commercianti che facevano la rotta dell'oriente (poi Via della Seta), mai come in questo perido si poterono muovere con libertà e senza paura, gli eserciti che occupavano le strade garantivano la necessaria tranquillità nei passaggi, nè parti, nè romani, nè kusana bloccavano il flusso delle merci e mai come in questi frangenti i mercanti amarono pagare le "tasse" per attraversare i territori, con pochi soldi si garantivano incolumità e sicurezza. _________________ Gli Spartani non chiedono quanti siano i nemici,ma dove sono.....
Enrico Franco Pantalone |
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_Indra_ Miles
Età: 47 Registrato: 24/12/07 19:37 Messaggi: 72
Località: san salvatore dei fieschi/ genova
Impiego: Operaio Sito web: http://armatadiindra.s...
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Mai sentito nominare l'impero kusana..  |
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Primo Agnus Tiro
Età: 40 Registrato: 10/09/07 16:42 Messaggi: 46
Località: Panormus Interessi: storia- arte- teatro -cinema- grv Impiego: attore
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CREDO FOSSE UN'IMPERO CENTRO-ASIATICO, CHE SI SVILUPPAVA DAL MAR NERO SINO AL CUORE DELL'ASIA'ATTUALE. C'ERANO REGNI TRIBUTARI E/O ALLEATI DI ROMA VICINO LA CRIMEA E DINTORNI... MA NON MI RICORDO COME SI CHIAMASSERO.
VALETE! _________________ A.E.I.O.V. "AGNVS EST IMPERARE OMNI VNIVERSO" |
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Primo Agnus Tiro
Età: 40 Registrato: 10/09/07 16:42 Messaggi: 46
Località: Panormus Interessi: storia- arte- teatro -cinema- grv Impiego: attore
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E' NOTO ANCHE COME "IMPERO KUSHAN". INGLOBAVA LE AREE DELL'ATTUALE CAUCASO-PAKISTAN-AFGHANISTAN E L'ANTICA SATRAPIA DI BATTRIANA, CONQUISTATA DA ALESSANDRO MAGNO, E SEMPRE DISPUTATA DAI PARTI. _________________ A.E.I.O.V. "AGNVS EST IMPERARE OMNI VNIVERSO" |
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Druso Miles
Età: 36 Registrato: 01/08/06 18:55 Messaggi: 62
Località: Mvtina Interessi: Storia Impiego: Studente di Archeologia
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Maecenas ha scritto: |
Entrambe le civiltà ( o tutte quattro se vogliamo essere più ampi) conoscevano i propri limiti, non solo militari, ma anche economici, diventava controproducente difendere ciò che non interessava.
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Bè diciamo che questa Frase si può addattare bene alla politica estera di Adriano,ma non a quella del suo predecessore...lo stesso Aureliano alla fine del III secolo, appena riuniti i tre grandi cocci dell'impero aveva in testa di andare a menare il cane nell'aia dei Parti ( che mi pare da li a poco sarebbero stati sostituiti dai ben più temibili Sasanidi). Quindi direi che nonostante tutto ,appena l'impero godeva di un po di stabilità interna,la Partia veniva vista come "il grande nemico".
Come Indra pure io non ho mai sentito parlare dell'impero kusana,ma dalle indicazioni geografiche che mi avete fornito, mi pare di aver capito che copriva gran parte della zona che attualmente ricoprono le ex repubbliche sovietiche centrasiatiche in particolare il Kazakhstan.
Domande da ignorante in materia:
- Qual'era la capitale dell'impero kusana ?
- Samarcanda era dominio kusana o partico ?
Inoltre volevo chiedere se il Regno d'Etiopia,anzi, il Regno di Axum intratteneva "relazioni diplomatiche" con l'impero romano o se la Nubia faceva praticamente da "isolante" tra i due stati.
A dir la verità lo chiedo ragionando sul ruolo di capita di Alessandria e Antiochia nelle grandi vie per l'oriente:
Se per Antiochia mi pare evidente il vantaggio che ricavano i Parti dominandone in pratica l'intero tratto intermedio, per Alessandria e la via commericale marittima che aveva il suo tratto terminale nel Mar Rosso e arrivava almeno fino al Gange, mi pare inverosimile che non si fosse a conoscenza di un regno potente come quello etiopico che in pratica era in direttrice di questa via (o almeno ne veniva lambito) anche tenendo in considerazione che il traffico marittimo era comunque più economico di quello terrestre.
Lo chiedo perchè non ho trovato molto su questo argomento,comunque di nicchia, che però m'incuriosisce molto
PS: è vero che i romani stabilirono un presidio ad Aden(quindi sul lato arabico) per dominarne lo stretto o è solo fantastoria ? _________________ Non ho paura del futuro perchè conosco il passato...
Druso / Stefano Scannavini |
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velthur Ospite
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Salve Druso, intanto posso passarti alcune notizie che ho trovato su un’opera chiamata il periplo del mar eritreo scritta nella seconda metà del I secolo da un cittadino romano originario dell’Egitto, rimasto anonimo. Gli scali commerciali che vengono citati sono, partendo da nord, Myos Hormos e Berenice sul confine con l’Egitto, e più a sud, sempre sulla costa occidentale, Adulis.
Da Plinio (Storia Naturale, VI, 103) sappiamo che Myos Hormos e Berenice erano collegati da vie carovaniere con Coptos sul Nilo; mentre fra Berenice e Adulis era situata Ptolemais, un piccolo centro senza scalo sul mare, ma che rappresentava l’unico sbocco di Meroe (la capitale della Nubia).
In corrispondenza di Adulis, che l’autore definisce nomimon emporion (mercato legale), c’era il regno degli axumiti, costituito poco tempo prima da immigrati che avevano abbandonato l’arabia meridionale in seguito alla pressione partica ; questo regno era formalmente alleato di Roma.
Sulla sponda orientale del Mar Rosso esisteva un porto fortificato, chiamato Leuke Kome (la città bianca) e da qui partiva una via carovaniere per la città nabatea di Petra. L’autore del periplo aggiunge la notizia che in questo porto era presente una guarnigione romana con a capo un centurione che aveva il compito di esigere un quarto delle merci importate. |
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Plinius Princeps Senatus
Registrato: 11/03/05 05:08 Messaggi: 2186
Località: Panormus/Balarmuh
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Informazioni veramente di nicchia e veramente interessanti.  _________________ Plinius/Ettore Argan
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Ma, se un tiranno usurpa il potere e prescrive al popolo quel che deve fare, è anche questa una legge? (Alcibiade)
Quanto più volgare è l'uomo politico, tanto più stridente è il linguaggio. (P.C. Tacito) |
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Druso Miles
Età: 36 Registrato: 01/08/06 18:55 Messaggi: 62
Località: Mvtina Interessi: Storia Impiego: Studente di Archeologia
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Grazie Velthur,soprattutto per le info su Leuke Kome che mi incuriosivano assai  _________________ Non ho paura del futuro perchè conosco il passato...
Druso / Stefano Scannavini |
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Maecenas Veteranus
Età: 63 Registrato: 29/12/06 22:08 Messaggi: 195
Località: Milano Interessi: storia, trekking, sport, fotografia Impiego: Logistica Sito web: http://www.enricopanta...
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L'impero kusana istituzionalmente sorse nella metà del nostro I secolo AD grazie alla dinastia Andhra, sebbene vi fossero già dal secoli numerosi centri di poteri autonomi nel territorio governati da diversi principi (d'origine greca ed indiana) che normalmente tralasciavano la parte occidentale, quella esposta ai parti e quindi ai romani.
Nel I secolo invece fu evidente lo sforzo della dinastia regnante di tenere sotto controllo soprattutto la regione della Bactriana, da sempre passaggio obbligato verso l'oriente (la successiva Via della Seta), fonte di ovvi commerci, il che significava introiti.
L'impero kusana di fatto era uno impero cuscinetto che si guardava dai parti e dagli indiani, gettando l'occhio verso nord-est, verso le ricche terre della Sogdiana.
Con Roma non ebbe grandi contatti altrettanto ovviamente perchè non c'erano interessi strategici comuni. _________________ Gli Spartani non chiedono quanti siano i nemici,ma dove sono.....
Enrico Franco Pantalone |
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Raphael Petreius Praefectus
Età: 29 Registrato: 06/09/08 16:34 Messaggi: 819
Località: Lilianum Interessi: L' Ars Dimicandi, armi, strategia militare antica, storia romana e antica ( ma anche moderna), Harry Potter Impiego: Universitario e Combattente amatoriale :D
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Io credo invece che potessero avere molti punti in comune sulla politica estera: avrebbero potuto di fatto annientare una volta per tutte l'impero Partico, spartendosene poi il territorio. Una attacco su vasta scala (10 legioni piu auxilia per un totale di 70.000 uomini) seguito a pressioni continue, delle "scaramucce su ambo i lati", per così dire, avrebbe di certo annientato una volta per tutte la potenza Arsacide. Mi rendo conto che l'esercito kushan, non era in grado di impensierire l'impero Partico, per la qualità dei militi, tuttavia la paura di un attacco coordinato, avrebbe impedito ai Parti di concentrarsi solo sui Romani, aumentando le probabilità di respingerne l'attacco. E poi i kushan se non potevano contare sulla qualità militare, almeno avrebbero potuto fare affidamento sulla quantità. Io penso che i tempi di Traiano sarebbero stati maturi per questo attacco coordinato, che sicuramente avrebbe cambiato la storia per come la conosciamo noi... _________________ "Mors est dulcis et honesta si accipiatur pro patria, Roma"
" - Romani, sumus filii Lupae Capitolinae!!
- Mars Exurge!"
Raphael Petreius /Raffaele Pirozzi |
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